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IL MARITO LE TAGLIA IL NASO CON IL RASOIO. DOPO 32 ANNI GLIELO RICOSTRUISCONO

Una storia che ha davvero dell’incredibile e che ancora ci fa riflettere sul matrimonio e sul “padre-padrone”, ovvero sull’incapacità di comunicare di certi individui che li porta a reagire con la violenza come se fosse un’arma lecita da scaraventare addosso alle proprie mogli.

C’era un detto cinese che dice piu’ o meno ” quando torni a casa picchia tua moglie lei sa il perchè”. Oggi le donne e anche molti uomini sono davvero stanchi di queste notizie, eppure nel mondo la violenza contro le donne non cessa di esistere, perchè?

Pensate a questa donna che dopo  32 anni passati a respirare solo con la bocca, finalmente Allah Rakhi ha un nuovo naso. La donna aveva perso il suo naso a causa di un raptus del marito, che gliel’aveva tagliato con un rasoio. Grazie all’impegno di un’associazione per la tutela delle donne ora può tornare ad avere un naso. L’operazione, delicatissima, è stata condotta tramite l’asportazione di un pezzo della costola e di parte della pelle della fronte.

Nel 1980 Allah Rakhi era stata sfigurata dal marito e da allora aveva coperto la cavità nasale con una benda. Finalmente ora la donna ha un nuovo naso, anche se serviranno altre due operazioni per completare la difficile ricostruzione.

Invece Lusignolo al marito con il rasoio taglierebbe un’altra cosa… avete indovinato?

  1. Maggio 8, 2012 alle 12:28 am

    per fortuna che sono anch’io lusignolo..e nonviolento.

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  2. Maggio 8, 2012 alle 12:30 am

    Come si può essere così stronzi? Ok la cretinata del detto cinese…ok tutti gli stereotipi che tanto continuano a perseguitarci ma la violenza proprio NO! Ma io l’avrei ammazzato. Scusate lo sfogo e l’ira che segnano le mie parole ma per me la violenza è un’arma improponibile, non l’accetto nemmeno nei confronti dei bambini, nemmeno per educarli.

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  3. Maggio 8, 2012 alle 5:54 am

    Hai perfettamente ragione e grazie mille per il tuo commento. Purtroppo la violenza è dei deboli e diventa brutale perchè racchiude in sè tutto il disagio di persone che non sanno interagire, comunicare e si sentono per questo bruciare e soffocare. Hai presente dei topi chiusi in una scatola di latta mentre da sotto con l’accendino che accende il fuoco, la scatola inizia a bruciare? Ecco sono topi e questa è la loro reazione! (Chiedo perdono ai topi).

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  4. Maggio 8, 2012 alle 10:44 PM

    Su questo, e lo dico anche un po’ per cose che conosco bene. ti do perfettamente ragione. Chi non sa dialogare, chi non sa cercare equilibri e compromessi, conosce un unico linguaggio che è quello “delle mani”. Ciò chiaramente non giustifica in alcun modo atti di qst tipo né dovrebbe condurre a delle attenuanti però una cosa possiamo farla…non sottostare a situazioni come queste.

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