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Archive for agosto 21, 2011

Giovani…

agosto 21, 2011 Lascia un commento

Famiglie d’Italia

per dire che ci siamo

Giovani, non temete il mondo e il futuro: cambiatelo in meglio!

Di umbertonapolitano

 Quasi due milioni di giovani provenienti da tutte le parti del mondo si sono radunati all’aeroporto di Cuatro Vientos, alla periferia di Madrid, per la Veglia di preghiera nella Giornata Mondiale della gioventù. Due milioni di giovani festanti apportatori di un messaggio di pace e di speranza in un immagine così diversa rispetto a poche centinaia di black block che incutono terrore e devastano tutto ciò che incontrano in nome di una giustizia che solo loro conoscono e professano. Ma queste poche centinaia di disperati contornati da fumo e fuoco, sangue e vetrine infrante riescono a concentrare l’attenzione dei media di tutto il mondo per giorni e giorni, creando l’immagine di una gioventù alla sfascio e dilaniata dall’odio.

 

 

I giovani festanti di ieri, invece, erano quasi due milioni, riuniti nella giornata mondiale della gioventù per la  XXVI edizione dell’incontro internazionale dei giovani cattolici, radunatisi per affrontare insieme a Benedetto XVI  Il tema dell’incontro, ovvero  ”Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” . I loro sguardi erano sereni e gioiosi e mai, ne ieri ne nei giorni precedenti, nessun incidente è venuto a funestare l’evento… neanche un terribile temporale abbattutosi  sulla folla ha creato panico o incidenti, se non sette contusi, ed è scivolato interrompendo la festa ed il discorso del Papa solo per pochi minuti.

Questa è la realtà della gioventù di oggi e non quella rappresentata dai black block! I ragazzi di Madrid sono consapevoli delle difficoltà della vita e le affrontano con amore in un progetto personale ed allargato di fede… gli altri sono quattro gatti rabbiosi che scelgono la via della violenza, perché la più semplice e meno faticosa. Se di quei quattro ci si spaventa e se ne parla per giorni e giorni, di questi due milioni di ” innamorati della vita “ si dovrebbero appendere manifesti indelebili e ricordarne il messaggio in ogni giorno della nostra futura esistenza…, perché qui sta di casa la verità!

I nostri giovani sono il patrimonio del futuro della terra e della sua sopravvivenza e non sono affatto, come alcuni vogliono farli apparire, un manipolo di sbandati rabbiosi e senza idee: i giovani di oggi sono coscienti dell’importanza e della responsabilità del loro essere giovani. Si parla molto delle azioni sbagliate di pochi e quasi niente dell’impegno di molti per dare un senso ed uno sviluppo migliore al futuro del nostro pianeta. Un’infinità di ragazzi professano amore e solidarietà impegnandosi in attività associative a favore dei disagiati e contro la violenza delle le mafie del potere e dei loro soprusi, come ad esempio l’Associazione Peppino Impastato di Brolo (ME), presieduta dall’ amico di FaceBookSonny Foschino : ma di loro si parla poco, non fanno odiens!

 

Ebbene giovani, prendete  forza e vigore dal messaggio che ieri vi ha mandato il nostro Papa Benedetto XVI… egli ha detto: ” Oggi che la cultura relativista dominante rinuncia alla ricerca della verità e disprezza la verità che è l’aspirazione più alta dello spirito umano, dobbiamo proporre con coraggio e umiltà il valore universale di Cristo, come salvatore di tutti gli uomini e fonte di speranza per la nostra vita “… Io vi ricordo che Cristo si è fatto uomo e come tale è vissuto e morto per lasciarci anche un altro grande messaggio: la volontà di ognuno di noi può abbattere qualsiasi difficoltà e cambiare il corso della storia, può farci tornare a volare  ogni qualvolta che ci abbattiamo al suolo senza forze convinti di non poterci più risollevare, la volontà  e l’amore sono un’arma letale contro qualsiasi ingiustizia e menzogna, per cui… giovani, non temete il mondo e il futuro: cambiatelo in meglio a vostra immagine e somiglianza!

Umberto Napolitano

 

http://famiglieditalia.wordpress.com/

Messaggio Urgente..per i fratelli Capponi…!!

agosto 21, 2011 Lascia un commento

 

… credo di essere proprio io , voi “fratelli capponi” chi siete e dove ci siamo conosciuti ??

… a Biella  ? Fatemi sapere e a presto

Nanni B.

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FINE

Sacrifici di Ferragosto? Quali?

agosto 21, 2011 Lascia un commento

Per le coppie di nuova concezione, le vacanze di ferragosto possono essere l’occasione per valutare l’affiatamento.

Durante il primo viaggio insieme si possono analizzare somiglianze ma anche eventuali distanze. Domanda fondamentale: dove si va?

Le donne tendono ad avere, in questa occasione, una libertà piu’ unica che rara,ovvero quella di dire l’ultima.

Se siete fortunati ed amate lo sport o meglio la montagna, avrete una compagna pronta ad un trekking con scarpe anti-infortunistiche in Sudamerica. Ma se lui ama la barcavela e lei è affetta da citeosi, la tipica nausea in auto, anche se a guidare non è proprio lei, quindi di sicuro non salirà su di un veliero da 20 metri appiccicandosi cerotti su tutto il corpo.

Ecco allora il consiglio, soprattutto rivolto alle donne: non fate cose che non siete in grado in replicare. Acutezza nello scorgere diversità tra i due mondi, quello di chi si adatta e quello di chi può sembrare una disadattata.

Ricordo Ugo Ferrante..e ringrazio Gianni Zeta…

agosto 21, 2011 2 commenti

 Il mio compagno di classe di Liceo,Ugo Ferrante 1945-2004+ con i colori della Fiorentina 

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Grazie Gianni del bell’articolo sulla Pro che ci hai inviato.

Non me ne intendo di calcio,ma sono Editore,se pur ho lavorato durante la mia vita anche a Seattle alla Boeing Co,quella degli aerei,quando ero più giovane, ed il nostro motto pubblicitario era:

 “Getting people together”… mettere insieme le persone…in Redazione..di solito per raggiungere un obbiettivo.

Cercare di fare le cose per bene.

Ed in questa direzione vogliamo coinvolgere persone competenti che finalmente possano esprimersi al di fuori di quella che è stata la loro professione,che più o meno,rappresenta un peso abbastanza simile per tutti ,cioè di arrivare a fine mese per incassare lo stipendio.

Ho però,senza essere uno sportivo del pallone,dei ricordi di adolescente di quando tiravo due calci allenato da un grande portiere,il sig.Cavanna,ex della Pro,e l’unica volta che per disgrazia mio padre passò dentro a buttare l’occhio,cosa assai rara,mi cazziò poi a casa per avermi trovato seduto a conversare…come diceva lui.

In breve,persi ogni interesse a divenire un calciatore.Se ogni volta che metti la testa fuori di casa,sei reputato un pirla,è chiaro che vorremmo fare di te un pirla.

Un Pirla editore!

Volevo ricordare un compagno di scuola e di classe.

Ugo Ferrante.

I nostri genitori erano entrambi impiegati in Chatillon e ci si conosceva.

Poi c’era il dopolavoro con i campi da tennis,il papà di Ugo era credo già stato un buon atleta,e lo ricordo comunque quando insegnava al figlio che fisicamente ci superava un po’ tutti di una spanna.

Abbiamo fatto qualche partita insieme,lui vincendo ed io perdendo.

Nulla al di fuori del normale.

Non sono fit, come dicono gli inglesi,adatto per gli sport in generale,però non mi dispiaceva il ping pong.

Anche qui è una questione di educazione.Non che il mio genitore venga ora accusato da morto di essere un male-educato da parte del figlio ribelle,infatti quel poco di buono di attività motoria che ho fatto,l’ho imparato da lui,solo che si spazientiva probabilmente di non avere risultati adeguati al livello postomi come… carota dinanzi il naso.

Torno ad Ugo.

Ci incontriamo sui banchi del Liceo Scientifico,lui era forse in ritardo essendo del  ’45, io in anticipo,solo grazie al fatto che avevo iniziato gli studi a 5 anni.E sono del ’47.

Chiaro,era già Nazionale junior di calcio.Un semi-professionista a  15 – 16 anni,poi aveva avuto modo di viaggiare con la squadra e ne aveva imparate dai colleghi,una serie infinita.. di battute comiche,delle quali io non perdevo una virgola.

Risultato.

Il primo anno mi diedero due materie a settembre,l’anno dopo mi bocciarono e finii in collegio.

Trascorrevo le ore di lezione ad imparare tutto ciò che Ugo vomitava da quella boccaccia…diretto ad un insegnante ed all’altro,dopo di chè si girava.. verso di noi..a cercare consensi tra i compagni,e giù noialtri a ridere..chiaro…salvo i secchioni..che si incazzavano con noi.

Il peggio era che arrivato a casa per pranzo,vuotavo il sacco ripetendo  lo show di Ugo dinanzi ad un piatto di spaghetti.Mio padre mi ammoniva che Ugo aveva già un mestiere in sacoccia e che poteva fregarsene di una licenza liceale,io no.

Non sapevo fare nulla.Povero me!

Amici,chiudo la parentesi,sportiva,con una foto di classe del Liceo del 1961-62.Ugo Ferrante lo riconoscerete tutti,guardate caso chi gli sta vicino,toh…l’editore.

Svetta in ultima fila per l’altezza.Potete notare dal cartello in prima fila che siamo in seconda,l’anno del mio primo esilio da Vercelli.

L’insegnante all’estrema destra,era il prof.Porta di disegno.

Spero di avervi fatto un gradito pensiero,cari compagni di classe ancora sulla breccia.

Grazie.

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FINE

E’ durata 33 anni……si parla di Pro Vercelli….di Gianni Zeta.

agosto 21, 2011 Lascia un commento

Tra le poche (ma quali ?) note liete di questo mese di Agosto, caratterizzato da persistenti ed interminabili procelle nella galassia finanziaria, per restare in ambito locale, possiamo annoverare il passaggio di categoria della Pro Vercelli, uno dei nostri principali motivi d’orgoglio cittadini e non solo.

 Gli organi federali calcistici italiani ( Lega Pro) hanno accolto la domanda di ammissione a categoria superiore, presentata dalla societa’. Sia ben chiaro: non e’ bastata una semplice domanda. Occorrevano specifici requisiti, quali la posizione ottenuta nel campionato scorso, una struttura societaria seria e con progetti (“rara avis”, purtroppo, nel panorama pallonaro dello stivale) e, da ultimo, una congrua erogazione pecuniaria (oltre alla prestazione di garanzie personali), che non guasta mai, a favore delle avide casse della federazione italiana giuoco calcio.

Dopo 33 anni, cosi’, siamo ritornati in prima divisione.

Le bianche casacche, infatti, retrocessero dalla terza categoria calcistica nazionale (al tempo, serie “c” unica) esattamente 33 anni fa, senza piu’ risalirvi.
Correva l’anno di grazia 1978. A ben pensarci vi e’ di mezzo una vita.
Nel 1978 il prof.Toni Negri teorizzava l’autonomia, Bifo Berardi infiammava Bologna e faceva disperare l’emiliano Enzo Biagi (disonora il padre?). Aldo Moro veniva ucciso dalle Brigate Rosse. Furoreggiavano le radio libere, che nascevano, ad ogni angolo ed in mezzo a questo caos, Baglioni, gia’ famoso, chiedeva: “Tu come stai?”.
Certamente, con 33 anni in meno, non potevamo stare peggio d’adesso; certamente, per dirla alla Balzac, avevamo qualche illusione in piu’.
Chi , invece, illusioni non ne coltivo’ molte fu proprio la Pro, destinata ad un lungo e triste viatico, quasi dantesco: inferno (retrocessioni e fallimenti) e purgatorio (seconda divisione o , che vogliasi dire, “C2”). Ed il Paradiso ? Mai. Almeno fino ad ora.

Per celebrare la promozione (perche’, in sostanza, di promozione si tratta, indipendentemente da come e’stata ottenuta) vorrei trascrivere un passo, quasi una prece di ringraziamento che ho trovato su un sito internet, su cui scrivono gli irriducibili tifosi della squadra. L’autore ha un “nick name” (pseudonimo o, nome di battaglia) molto interessante ed adatto alla situazione. Si firma Edmond Dantes, perche’, anche la vecchia Pro, come il Conte di Montecristo, stavolta e’ tornata davvero.

Dedicato a noi che gioimmo e piangemmo quando gli dei, propizi, indussero Bruno Rossi a saltare dalla gioia ;

Dedicato a noi che… “Tonelli cosa fa? Goal, goal, goal”;
Dedicato a noi che vedemmo la Pro cadere (1979), risorgere (1984) e ricadere (Pontedera) ;
Dedicato a noi che, per troppo tempo, abbiamo visto avidi avvoltoi, provenienti da lontano, aggirarsi intorno alla preda bianca;
Dedicato a noi che, con sole, pioggia, vento e tempo da Robbiano, ci siamo sempre stati;
Dedicato a noi che, da un presidente, “vero” di nome, siamo passati ad un Presidente VERO, di fatto;
Dedicato a noi, che dalla corte dei miracoli, siamo passati ai miracoli della Corte (Federale);
Dedicato a noi , che cullavamo un “piccolo grande sogno”, che, oggi, si e’ avverato;
Dedicato a noi che abbiamo un presidente che non e’ secondo, ma un primo;

Dedicato a noi che, a distanza di un anno, abbiamo ottenuto un premio che “parea follia sperar”;

Dedicato a noi che crediamo nei valori dello sport, incarnati dall’immortale bianca casacca;

Dedicato a noi che, grazie a John, facciamo sentire la voce del vecchio indomito leone;

Dedicato a noi ed ai nostri tifosi che non ci sono piu’ (e ci metto pure mio papa’), ma che , oggi, da…lassu’, saranno certamente contenti;

Dedicato a noi che siamo tornati e che, tra gli affanni e le preoccupazioni della sempre piu’ difficile vita quotidiana, stiamo vivendo un attimo di gioia, semplice, unico, autentico come la leggenda della nostra Pro.

Gianni Zeta.

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FINE