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Archive for luglio 8, 2011

Un libro consigliato: Naufragi

 

Conquistadores. Ritrae Francisco Vázquez de Coronado in marcia verso nord per l’ Arizona ed il New Mexico,di Frederic Remington,il pittore della Frontiera americana (1861-1909).

+Naufragi +

Apparentemente il titolo può portare a pensare male,l’autore è Alvar Nunez Cabeza de Vaca,che potremmo tradurre grossolanamente con Alvaro Nunez Testa di una mucca.In realtà fu un avventuriero spagnolo di nobili origini che nel 1527 raggiunse la Florida e di lì marciò verso Citta del Messico attraversando il Texas,viaggio che durò ben otto anni.In epoca successiva raggiunse pure il Paraguay dalla Spagna,e fu a volte ben visto, a volte mal visto dalla Corona.

 

*Tutte queste esperienze fanno nascere la Relazione indirizzata a Carlo V dal titolo Naufragios y relación de la jornada que hizo a la Florida, conosciuta in italiano sotto il titolo di Naufragi. Ne esistono due edizioni: una del 1542 finita in Paraguay che include gli otto anni trascorsi in America, e l’altra del 1545 scritta in esilio che integra la prima con l’esperienza in Paraguay.

 

Cabeza de Vaca decide di riportare ciò che ha vissuto senza la sudditanza psicologica che gli poteva derivare dal fatto che il suo destinatario era il re. Propone degli spunti di riflessione e alcuni velati suggerimenti.

 Il suo tentativo consiste nel cercare di conoscere le popolazioni native americane senza giudicarle. Abbandona ogni pregiudizio. Sceglie di portare l’attenzione del re verso certe tematiche dense di significato (le qualità delle popolazioni per esempio). Il re utilizzò questa Relazione come bagaglio di informazioni, senza considerare minimamente i consigli dell’autore. Durante il suo viaggio Cabeza de Vaca effettua un processo di decolonizzazione: rimuove la sua sovrastruttura del colonialista e diventa un qualcuno che si mette allo stesso livello delle popolazioni che incontra.

Invece di conquistare viene conquistato da ciò che vede e ciò che sente.

 

*: http://it.wikipedia.org/wiki/%C3%81lvar_N%C3%BA%C3%B1ez_Cabeza_de_Vaca

 

Il libro, dedicato alla Maestà sacra, imperiale e cattolica di Carlo V, era una relazione della sciagurata spedizione in Florida della flotta capitanata da Panfilo de Narvaez. Un editore del Settecento, ristampandola, la intitolò “Naufragios de Alvar Nunez Cabeza de Vaca”. E’ la storia della progressiva destrutturazione di un organismo – la spedizione navale – da anni collaudato strumento efficente della Conquista… Quattro superstiti nudi iniziano un disperato viaggio nell’entroterra con l’intento di raggiungere gli spagnoli in Messico. Ma quasi fin dall’inizio dell’itinerario sono toccati dalla grande esperienza: diventano sciamani, figli del sole fra le tribù indiane… La corrente che li trasporta e all’interno della quale sembrano dileguare il loro desiderio di ritorno alla Cultura finisce per restituirli, in territorio messicano, all’Istituzione.

 

http://www.einaudi.it/libro/scheda/(isbn)/978880611555/

 

1989
Gli struzzi

 

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fine

I ragazzi bevono (e muoiono)

Finiscono in coma etilico a 15 anni. Guidano ubriachi e muoiono sulle strade. Un adolescente su 4 beve ogni giorno, uno su due lo fa con uno scopo preciso: sballarsi. C’è chi sostiene che i ragazzi si sbronzano perchè li facciamo sentire soli, c’è chi come mè che invece sostiene che è una “tappa” che tocca ad alcuni invece che altri e non necessariamente esiste una “vera” ragione.

Non tutti quelli presi sotto un’auto.. guidata da un ubriaco..muoiono..

La scena è nota a tutti: basta passare davanti ad un posto dove si ritrovano i ragazzi, ad un bar, un pub per vedere i ragazzi per strada, appoggiati ai motorini, ai muri, con la sigaretta in bocca e la birra in mano. Certi bevono liquori “colorati”, di solito vodka o rum. A guardarli bene si vede che sono bambini.

La maggior parte di questi ragazzi non ha 18 anni, e parecchi non ne hanno piu’ di 15, certo, per come si vestono, soprattutto le ragazze, non si direbbe. Del resto le cronache ce lo dicono chiaro: aveva solo 15 anni la ragazza che è andata in coma etilico a Bergamo, durante la “Street Parade” pochi giorni fa. A Belluno, a febbraio, sei ragazzini sono finiti in coma anche loro, anche loro durante una festa, il “Big up”. A Prato, lo scorso luglio, un ragazzino di 14 anni ha preso la pistola ed ha sparato come un pazzo contro un ospedale. Lo hanno preso perchè si è sentito male mentre scappava con il metrò. Il figlio di Mike Bongiorno, che di anni ne ha 22, Leonardo, lo hanno arrestato perchè guidava ubriaco. Ha detto che era la prima volta che beveva. La realtà è che i ragazzi si divertono a bere fino a stordirsi, spesso è un gioco, “vince chi si stordisce di piu’ e si ubriaca per primo”.

Secondo Espad, un progetto europeo che monitora il consumo di alcol e droga fra gli adolescenti, nel 2010 il numero di under 14 ricoverati per intossicazione è cresciuto del 28 per cento.

Ragazzi: di coma etilico si muore, il cuore rallenta, si diventa freddi, la vasodilatazione ne puo’ causare infarto ed ictus. Non lo sapete vero? I ragazzi credono che bere non faccia nulla, solo dimenticare o serva a prendere coraggio, invece il coraggio è quello di vivere con lealtà, sempre.

Katia Boni– 8 luglio 2011

http://newqui.it/2011/07/08/i-ragazzi-bevono-e-muoiono/